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Il filosofo più conosciuto al mondo, Platone, indaga sulle misteriose cause della morte del pitagorico Filolao. Siracusa, 388 a.C. In una città governata da un tiranno crudele, Dionisio, un gruppo di pitagorici, scampati alle persecuzioni crotonesi, si affiliano al nascente circolo platonico fondato da Dione, cognato del tiranno. L'improvvisa scomparsa del confratello Filolao, depositario delle sacre dottrine del Nume, mette in allarme il circolo, che chiama il maestro in persona, Platone - stanco della corruzione ateniese - ad indagare sui responsabili di tale infausto evento. Comincia così una serie di sfortunati episodi, più o meno casuali, che tra inseguimenti improvvisi ed incontri imprevisti, conducono il filosofo ad intrecciare la sua causa con turbinose fazioni politiche, ma soprattutto con una rampante e antica forza spirituale, la religione ebraica, da pochi mesi approdata in Sicilia, che nasconde al suo interno un imbarazzante e sorprendente segreto.